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INDICE DEI CONVEGNI
RICORDANDO i precedenti convegni tenuti in Adelfia ad iniziativa del Comitato feste Patronale di Adelfia-Montrone (dal 1° del 4.11.1986 al 7° del 4.11.1992) e di quelli successivi di iniziativa della ex Federazione Regionale Comitati Feste Patronali di Puglia (dall’8° del 2.5.1993 al 30° dell’8.11.2013), così come di seguito riportati:
1° CONVENGO PROVINCIALE - Adelfia 4-11-1986
Si contesta, con odg inviato agli organi istituzionali, la supertassa ENEL di £. 20.000/KW per le utenze temporanee non ricorrenti, fra le quali rientravano le forniture per le luminarie delle feste patronali. La supertassa venne abolita subito dopo il convegno.
2° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 4-11-1987
si focalizzano tutti gli aspetti gestionali e fiscali della festa e la posizione giuridica dei Comitati.
La festa, patrimonio storico della Regione, sviluppa una serie di momenti eccezionali:
della speranza, unificante, dell'attesa, di educazione alla musica, di impiego socialmente utile del tempo libero, turistico, igienico, economico.
Il volume di affari annuo delle feste in Puglia è stimato in £. 1.542 miliardi, con uno sbocco occupazionale diretto di 514.000 giornate lavorative.
Il legislatore fiscale viola la costituzione , art. 20 "Il fine di religione e di culto di una associazione non può essere causa di gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività". I comitati subiscono pesanti balzelli in particolare da parte della SIAE.
Si vota mozione di protesta inviata ai comuni, alle province, Regione, Parlamento.
Segue petizione al Parlamento ai sensi dell'art. 50 della costituzione con la presentazione di un disegno di legge in cui si propone l'esenzione dall'imposta spettacoli e dall'lVA sulle entrate e sui corrispondenti corrispettivi pagati alle bande, considerando oneri deducibili ai fini IRPEF le oblazioni per la festa del patrono fino all'importo di £. 2.000.000. La petizione è annunciata alla camera nella seduta del 18-1-1988 e assegnata alla 6a Commissione permanente.
3° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 5-11-1988
Si istituzionalizza il convegno annuale dei comitati per un incontro a cadenza annuale fra organizzatori, fruitori e studiosi delle feste patronali con il fine di conservare e migliorare la festa, rendendola più gradevole, fruibile, dignitosa. Ridurre il numero delle feste ad una sola, quella del Santo Patrono.
L'imposta spettacoli ha natura di imposta di consumo. Grava sul consumatore dello spettacolo. Sfuggono all'imposta le somme erogate da soggetti non consumatori.
4° CONVEGNO REGIONALE Adelfia 4-11-1989
La vera festa e l'attesa della festa, attraverso la quale l'uomo matura la sapienza di vivere nella rinunzia. La festa è scuola dell'attesa.
La festa non è una moda, non deve stare al passo con il progresso tecnologico.
I simboli di identità della festa sono le luminarie, i fuochi artificiali, le bande musicali, i palloni aerostatici.
La festa dev'essere anche spettacolo, perché spettacolo è la creazione.
Ciascuna festa conservi la propria identità.
Una sola festa quella del Patrono, concisa, coinvolgente, vivibile.
5° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 3-11-1990
La festa fa rumori, disturba gli orari, le regole.
Perché non fate un ospedale, un ospizio per i vecchi, qualcosa per i drogati, per i vu cumprà?
La questua fa toccare con mano la presenza nelle nostre comunità di una tendenza afflittiva. Domanda di ospedali, ospizi. Adesione ad uno stato di malattia permanente.
Ci turba il pensiero di una società senza festa, afflitta da un senso di colpevolizzazione eccessivo. Sarebbe come abolire il porto e navigare sempre in mare aperto.
La festa è una scelta di Dio che il settimo giorno si riposò. Ci conduce alla radice della vita.
Siamo contro il progresso che trasforma l'uomo in una macchina della disperazione.
La qualità della vita non si misura dalla quantità dei beni a disposizione, dal numero degli ospizi, degli ospedali, delle strade, ma dalla semplicità con cui si riesce a dare spazio alle necessità dello spirito.
Siamo contro gli ospizi, officine di rottamazione dell'uomo vecchio.
La festa è negazione del dolore, della fatica, dell'isolamento, e gioia, incontro, esaltazione, speranza. Nasce da un'intesa segreta di una comunità. Appaga le più svariate istanze della vita di una comunità e la arricchisce di valori. Conserva legittimità e diritto di cittadinanza in questo mondo lacerato da tante ferite.
6° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 4-11-1991
Filippo Boscia propone la costituzione di una Federazione che rappresenti tutti i Comitati.
7° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 4-11-1992
Abbandonare la via della partecipazione economica degli enti pubblici alla festa. Restituire la festa al legittimo proprietario: il popolo che va sentito.
Si rappresentano dubbi sulla fattibilità della Federazione dei comitati. Si indica un organo monocratico di rappresentanza nominale: il presidente onorario dei comitati o del convegno. Filippo Boscia insiste sulla costituzione della federazione.
Si assume l'impegno di un Convegno straordinario da tenersi a Sammichele per la costituzione della Federazione.
8° CONVEGNO STRAORDINARTO REGIONALE - Sammichele 2-5-1993
Intervengono il Presidente della Giunta regionale puglia Copertino, Bianca Tragni, Don Mario D'Alesio e don Vito Marziliano. Viene presentato un approfondito studio su "Imposta spettacoli e diritti d'autore". Si costituisce la Federazione Regionale dei comitati e si approva lo statuto.
9° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 6-11-1993
Domani è festa. Questa campana allegra suona dentro ciascuno di noi alla vigilia della festa.
Si approfondiscono aspetti tecnici e legislativi su Fuochi, contributo del Comune, suolo pubblico e tassa di occupazione.
1° CONVEGNO ZONALE - Faggiano 12-3-1994
Feste patronali. Amici e nemici.
Gli amici delle nostre feste sono tanti. I nemici sono pochi, ma potenti. Il nemico numero uno è la legge, cioè le regole che non ammettono deroghe, mentre la festa è fatta di deroghe, fonda sulla consuetudine.
10° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 5-11-1994
1995 anno zero delle feste in Puglia.
Perché tanta gente va alla festa. Per devozione, per vedere i fuochi, sentire la banda? No. Vi e un motivo più profondo che spinge alla festa: la ricerca delle proprie radici, del paradiso perduto, di Dio. Dove più persone sono insieme lì e Dio.
Bisogna ridisegnare i Comitati, per consentire l'accesso alla legge n.2661 1991 sul volontariato.
Si propone la sospensione delle feste in Puglia per l'anno 1995. La mozione non viene approvata. Il danno sarebbe irreversibile.
2° CONVEGNO ZONALE - Montemesola 5-10-1995
Mostra storico fotografica sui santi patroni della provincia di Taranto, in attuazione del progetto della Federazione di costruire la mappa dei santi patroni di Puglia.
11° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 4-11-1995
1996 feste pulite. Rifondiamo le feste in Puglia.
E' giunto il momento di ripulire le nostre feste (sarabande di Vu cumprà, marocchini, bancarellari, giostre, giochi -B. Tragni, Gazzetta Mezzogiorno 27-5-95) dalle scorie che la macchiano, eliminando l'abusivismo dei bancarellari di ogni colore che si affastellano negli spazi della festa, causando danno di immagine, quella sorta di anarchia che la Tragni chiama Sarabanda, per restituire alla festa le sue fragranze cittadine. Chiedere ai Comuni l'assegnazione degli spazi centrali della festa da gestire a cura del Comitato per valorizzare e pubblicizzare le peculiarità di ciascun Comune, i fatti notevoli della comunità dove la festa si svolge, per promuovere forme di collaborazione e intesa fra le espressioni degli interessi locali e la valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e dei servizi di ciascuna comunità, nella prospettiva di una auspicabile crescita della domanda turistica. Questo intervento di pianificazione costituisce il presupposto per la rifondazione delle feste in Puglia, recuperandole alla originaria religiosità e pulita semplicità.
3° CONVEGNO ZONALE - Ginosa 25-4-1996
Festa patronale. Una medicina per la vita.
Una comunità senza festa è una comunità condannata alla disperazione e a tutte le forme negative di evasione: violenza, droga, perversione.
La festa è istituto divino, e riposo, sospensione delle regole, dissipazione.
Unisce la famiglia e la comunità, ci svelena, è gioia, carità, solidarietà, incontro, speranza, un grande serbatoio di cultura e di valori con forti radici nella comunità.
E' un movimento di popolo.
12° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-1996
La relazione del presidente è articolata in schede contenute in un opuscolo a stampa su argomenti specifici: Fuochi pirotecnici, SIAE, Suolo pubblico, Fornelli, Contributo del Comune, Lotterie, Volontariato con allegati l'atto costitutivo e lo statuto della federazione e l'indice dei convegni.
13° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-1997
Le nostre feste non hanno storia. Sono avvenimenti a perdere. La storia delle nostre feste comincia con la pubblicazione Santi di casa nostra a cura del CRSEC Monopoli.
Viene presentato il Giorno del Santo - Calendario delle Feste Patronali in Puglia - CRSEC Monopoli in collaborazione con la Federazione, Levante editore Bari. Si profila l'abolizione dell'imposta spettacoli.
La federazione ha raggiunto gli obiettivi: abolizione dell'imposta spettacoli e costruzione di una mappa delle feste in Puglia.
Fermarsi o andare avanti? Si decide di continuare. Si rinnovano gli organi.
La festa è un'attività produttiva non di mercato ma di beni non vendibili come la fede, la speranza, i momenti magici senza dei quali la qualità della vita sociale, familiare e anche individuale incontra un inarrestabile deperimento che si riflette sulla tenuta del patto sociale.
Si propone una festa per tutti di coinvolgimento generale: associazioni, scuola, giovani. Mettiamo in circolo tutte le risorse locali.
Dobbiamo investire non i sindaci ma i candidati sindaci perché inseriscano nei programmi amministrativi cosa vogliono fare delle feste. Il programma costituisce vincolo.
14° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 7-11-1998
La relazione del presidente è costituita da un opuscolo a stampa con schede per argomenti. Costituisce un vero manuale ricco di contributi e informazioni per i comitati. Si propongono parchi protetti per le feste.
4° CONVEGNO ZONALE - Conversano 30-9-1999
La festa ha scandito per secoli la vita delle nostre comunità. E’' un fatto economico di grande rispetto per le occasioni di onesto lavoro che offre.
E' una risorsa.
15° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 6-11-1999
La festa è un atto di fede, di crèdo. Chi crede sta meglio perché fa della fede un'esperienza pratica di vita, di rinunce e di conquiste, di osservanza di buone regole, equilibrio e temperanza. La temperanza ci soccorre quando cresciamo, la fermezza quando siamo in difficoltà. Le buone regole diventano abitudini, patrimonio genetico. La fede aiuta l'uomo ad essere parte di un sistema di reciproco controllo e aiuto. Ricerche in 3 università degli USA (Duke, Harvard, Yale) hanno stabilito che chi crede sta meglio.
Due sono i grandi maestri della vita: la gioia e il dolore. Se la festa è gioia, la festa è maestra di vita.
Va tutelata con la istituzione di PARCHI PROTETTI.
Viene presentato il regolamento istitutivo di Parco protetto per la festa del Santo Patrono. Il convegno si chiude con una mozione da inviare ai Sindaci della regione Puglia con allegato lo schema di regolamento.
16° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 4-11-2000
Si approfondiscono i temi della legalità e delle scritture contabili dei comitati. Si puntualizzano gli obblighi nei confronti della SIAE. Si insiste sulla istituzione dei parchi protetti. Si biasima la latitanza dei Comuni. Le feste del 3° millennio devono conservare la ricchezza della tradizione e dei valori su cui fondano.
17° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 3-11-2001
Con la legge regionale 18/2001 il suolo pubblico può essere affidato ai Comitati. Il Comune può stipulare convenzioni con i comitati per la gestione del suolo pubblico durante le feste. Una battaglia vinta con l'ausilio del consigliere regionale Pirolo.
18° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-2002
La festa e un punto fermo nel mondo che gira. Un porto nel mare della vita. Ci aspetta ogni anno. Per l'incontro con la comunità, con la famiglia, con Dio. Conserviamola come un tesoro.
19° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 7-11-2003
Il Consigliere regionale prof. Franco Pirolo, presidente della 4^ Commissione, presenta un disegno di legge teso a riconoscere la festa in onore del Patrono manifestazione di interesse regionale.
20° CONVEGNO REGIONALE -Adelfia 6-11-2004
Tutte le feste vanno ricondotte al tempio. La festa sia modello di semplicità.
21° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 5-3-2005
Presentazione della legge regionale 22.2.2005, n.5 "Riconoscimento della festa del Santo Patrono quale manifestazione d'interesse regionale".
22° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 5-11-2005
Illustrazione delle leggi regionali 612004 e 5/20O5. L'accesso dei comitati ai contributi regionali.
23° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 4-11-2006
Tutte le strade per ridurre al minimo l'incidenza dei diritti d'autore alla SIAE.
24° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 3-11-2007
I SANTI sono modelli di vita, di valori, campioni della fede. Tramite di approdo alla speranza. Fanno scuola . Ci aiutano nei momenti difficili. Ci danno certezze, coraggio. Sono i nostri amici. I nostri confidenti. Un bene comune. Patrimonio dell'umanità.
Oggi che l'ordine sociale subisce continui turbamenti, sono necessari.
Hanno aiutato !e nostre comunità in difficili percorsi di vita. La Puglia li onora con atti di fede, le feste, capolavori di luci, fuochi, musica, processioni.
25° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-2008
Feste e federalismo fiscale. Se come si teme in qualche Comune venisse a mancare il comitato, il Comune potrà mantenere le tradizioni della festa con il tributo di scopo. Auguriamoci che ciò non avvenga. Sarebbe la morte delle nostre feste che sopravvivono in quanto finanziate dalla comunità attraverso il volontariato dei comitati.
26° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 7-11-2009
Art. 30 del decreto anticrisi. Si fa obbligo al comparto associativo di trasmettere per via telematica all'Agenzia delle entrate dati e notizie rilevanti ai fini fiscali mediante apposito modello da trasmettere via internet" Un obbligo vessatorio per i comitati.
27° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 6-11-2010
Si profila ipotesi di cessazione della federazione che ha raggiunto gli scopi. Si conviene la prosecuzione e di elevare la quota di adesione a 100 euro. Si associano i concerti bandistici di Rutigliano e di Conversano.
2° CONVEGNO PROVINCIALE - S. Marzano di S. Giuseppe 12-3-2011
La festa patronale dono di Dio, bisogno dell'uomo.
28° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 5-11-2011
No a feste patronali accorpate alla domenica successiva, norma ammazza bande da giro. Petizione al Parlamento finalizzata a modificare l'art.1 .comma 24 del dl 138/2011, conv. in 1.148/2011, come segue.
Dopo le parole "coincidano con tale domenica." aggiungere le seguenti:
"in mancanza la festività del santo patrono sul territorio comunale non è considerata giornata festiva ai fini lavorativi".
ln tal modo si lascia la libertà alle comunità di accorpare alla domenica successiva o di celebrare la ricorrenza nel giorno della settimana in cui cade secondo il calendario liturgico.
29° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-2012
Rinnovamento delle feste patronali nel solco della tradizione nel ricordo di Francesco Nicassio.
30° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-2013
Problematiche delle Feste Patronali oggi.
31° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-2014
“Quali responsabilità e quale veste giuridica per i comitati delle Nostre Feste Patronali? Quale ruolo per Chiesa, Comune e Regione?”
32° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-2015
La Festa Patronale Risorsa del Territorio
33° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-2016
La Festa Patronale Identità di una Comunità
34° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 4-11-2017
“Uniti per il rilancio delle Feste Patronali”
35° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 3-11-2018
35° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 3-11-2018
Le Feste Patronali nel 3° millennio, aspetti e criticità
36° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 8-11-2019
Tutela e Valorizzazione delle Feste Patronali
37° CONVEGNO REGIONALE - Acquaviva delle Fonti 27-11-2021
La ripartenza delle Feste Patronali
CONVEGNO - Gioia del Colle 20-05-2022 (Comitato SanFilippo Neri)
La salvaguardia delle tradizioni nelal ripartenza delle Feste Patronali
38° CONVEGNO REGIONALE - Acquaviva delle Fonti 05-11-2022
Feste Patronali Patrimonio da Tutelare
39° CONVEGNO REGIONALE - Adelfia 03-11-2023
Legge regionale sulle Feste Patronali a che punto siamo?
CONVEGNO - Locorotondo 18-04-2024 (Comitato San Rocco e Antica Deputazione San Giorgio Martire)
Le Feste Patronali oggi come ieri e al scenografia emazionante della tradizionePopolare di una comunit. ... e domaNI?
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L'Associazione opera, prevalentemente, nel territorio della Regione Puglia, è apolitica, ha struttura democratica, non ha scopo di lucro ed è costituita con il fine precipuo di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati e di terzi.
L'Associazione ha per scopo la tutela, la promozione e la valorizzazione del territorio e delle sue radici storiche e culturali, mediante lo svolgimento delle seguenti attività:
- la promozione e lo sviluppo delle Feste in onore del Santo Patrono dei comuni della Regione Puglia;
- lo svolgimento di attività di supporto nella organizzazione delle Feste in onore del Santo Patrono dei comuni della Regione Puglia;
- la redazione ed elaborazione di piani di conservazione, recupero e valorizzazione delle tradizioni e dei beni tutti correlati alle Feste in onore del Santo Patrono, anche al fine promuovere lo sviluppo turistico del territorio e di creare situazioni e fattori unificanti per la vita sociale e familiare.
Al tal fine l’Associazione potrà:
- sviluppare e promuovere la collaborazione delle attività dei Comitati e degli Enti in genere promotori delle Feste Patronali di ciascuna comunità locale;
- sviluppare e promuovere l'identità federativa dei Comitati Feste Patronali di Puglia nonché di tutti gli Enti promotori di feste in onore del Santo Patrono delle comunità della Regione Puglia;
- promuovere iniziative idonee a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle tematiche correlate alla organizzazione e valorizzazione delle Feste Patronali, anche attraverso l'organizzazione e la promozione di convegni, seminari, incontri-dibattiti, congressi e la promozione e l'organizzazione di eventi di ogni tipo e genere, quali concerti, spettacoli, esposizioni, manifestazioni culturali e sportive;
- svolgere attività di promozione, mediante l'utilizzo di strumenti di comunicazione di qualsiasi tipo, anche mediante la creazione di un sito internet dedicato;
- realizzare pubblicazioni culturali, anche periodiche, su qualsiasi supporto ed in particolare pubblicazioni relative agli eventi curati dall'associazione medesima, ben compresa la pubblicazione di un bollettino informativo sulle feste Patronali della Regione Puglia.
- Per il perseguimento dei suddetti scopi l'Associazione, potrà inoltre:
- mantenere i rapporti con le istituzioni a qualsiasi titolo utili al conseguimento dello scopo dell'associazione;
- individuare e rendere possibile l'accesso alle forme di finanziamento più vantaggiose e congrue per la realizzazione dei progetti dell'associazione, utilizzando altresì fondi europei, nazionali, regionali, provinciali, comunali;
- in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione, potrà altresì promuovere occasionalmente raccolte pubbliche di fondi anche mediante offerta di beni di modico valore o di servizi;
- compiere attività strumentali al conseguimento dell'oggetto come innanzi individuato.
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STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE
“ASSOCIAZIONE FESTE PATRONALI DI PUGLIA - FEDERAZIONE DEI COMITATI FESTE PATRONALI “CELLINO NICASSIO””
TITOLO I
SEDE - DURATA - SCOPO SOCIALE
Articolo 1
E' costituita, ai sensi della legge numero 383 del 7 dicembre 2000, una associazione di promozione sociale denominata “ASSOCIAZIONE FESTE PATRONALI DI PUGLIA - FEDERAZIONE DEI COMITATI FESTE PATRONALI “CELLINO NICASSIO”” in sigla “ASSOCIAZIONE FESTE PATRONALI PUGLIA “CELLINO NICASSIO””.
Articolo 2
L'Associazione ha sede in Adelfia (BA) alla Via Ettore Caraffa n. 6/A.
Con deliberazione del Consiglio Direttivo potranno essere aperte sedi secondarie, uffici e depositi nei Comuni della Regione Puglia.
L'Associazione è retta dal presente Statuto ed ha durata illimitata.
Articolo 3
L'Associazione opera, prevalentemente, nel territorio della Regione Puglia, è apolitica, ha struttura democratica, non ha scopo di lucro ed è costituita con il fine precipuo di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati e di terzi.
L'Associazione ha per scopo la tutela, la promozione e la valorizzazione del territorio e delle sue radici storiche e culturali, mediante lo svolgimento delle seguenti attività:
- la promozione e lo sviluppo delle Feste in onore del Santo Patrono dei comuni della Regione Puglia;
- lo svolgimento di attività di supporto nella organizzazione delle Feste in onore del Santo Patrono dei comuni della Regione Puglia;
- la redazione ed elaborazione di piani di conservazione, recupero e valorizzazione delle tradizioni e dei beni tutti correlati alle Feste in onore del Santo Patrono, anche al fine promuovere lo sviluppo turistico del territorio e di creare situazioni e fattori unificanti per la vita sociale e familiare.
Al tal fine l’Associazione potrà:
- sviluppare e promuovere la collaborazione delle attività dei Comitati e degli Enti in genere promotori delle Feste Patronali di ciascuna comunità locale;
- sviluppare e promuovere l'identità federativa dei Comitati Feste Patronali di Puglia nonché di tutti gli Enti promotori di feste in onore del Santo Patrono delle comunità della Regione Puglia;
- promuovere iniziative idonee a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle tematiche correlate alla organizzazione e valorizzazione delle Feste Patronali, anche attraverso l'organizzazione e la promozione di convegni, seminari, incontri-dibattiti, congressi e la promozione e l'organizzazione di eventi di ogni tipo e genere, quali concerti, spettacoli, esposizioni, manifestazioni culturali e sportive;
- svolgere attività di promozione, mediante l'utilizzo di strumenti di comunicazione di qualsiasi tipo, anche mediante la creazione di un sito internet dedicato;
- realizzare pubblicazioni culturali, anche periodiche, su qualsiasi supporto ed in particolare pubblicazioni relative agli eventi curati dall'associazione medesima, ben compresa la pubblicazione di un bollettino informativo sulle feste Patronali della Regione Puglia.
- Per il perseguimento dei suddetti scopi l'Associazione, potrà inoltre:
- mantenere i rapporti con le istituzioni a qualsiasi titolo utili al conseguimento dello scopo dell'associazione;
- individuare e rendere possibile l'accesso alle forme di finanziamento più vantaggiose e congrue per la realizzazione dei progetti dell'associazione, utilizzando altresì fondi europei, nazionali, regionali, provinciali, comunali;
- in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione, potrà altresì promuovere occasionalmente raccolte pubbliche di fondi anche mediante offerta di beni di modico valore o di servizi;
- compiere attività strumentali al conseguimento dell'oggetto come innanzi individuato.
TITOLO II
PATRIMONIO SOCIALE
Articolo 4
Il patrimonio dell'associazione è costituito;
- dai beni mobili ed immobili che diverranno di proprietà dell'associazione a qualsiasi titolo;
- dai fondi derivanti da eventuali eccedenze di bilancio;
- da donazioni, legati, lasciti di ogni genere, elargizioni o contributi da parte di persone fisiche, Enti Pubblici o Privati o di organismi internazionali.
Le entrate dell'Associazione, con cui essa provvede allo svolgimento della propria attività, sono costituite:
- dalle quote associative, nella misura di anno in anno stabilita dall'Assemblea degli associati con le maggioranze previste per l'assemblea ordinaria. La prima quota associativa annuale per i soci ordinari è stabilita nella misura di Euro _______;
- dai redditi dei beni patrimoniali;
- da manifestazioni od iniziative indette per sostenere attività dell'associazione;
- da ogni altra attività che concorra ad incrementare le risorse dell'associazione per fini istituzionali.
Le quote associative non sono trasmissibili, nè ripetibili dall'associato, nè in caso di scioglimento dell'Associazione, nè in caso di morte, di estinzione, di recesso o di esclusione dalla associazione.
Articolo 5
L'esercizio sociale finanziario si chiude al 31 dicembre di ogni anno.
Il bilancio consuntivo e quello preventivo relativo al successivo esercizio, sulla base della bozza predisposta dal Tesoriere, devono essere sottoposti all'approvazione dell'Assemblea degli associati. Il bilancio consuntivo deve essere approvato entro il 30 aprile di ciascun anno; il bilancio preventivo deve essere approvato entro il 31 dicembre di ogni anno.
E' vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili o di avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'Associazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.
Gli utili o gli avanzi di gestione dovranno essere impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali o di quelle ad esse direttamente connesse.
TITOLO III
SOCI
Articolo 6
L'associazione è aperta a tutti coloro che siano interessati alla realizzazione degli scopi istituzionali della associazione, condividendone le finalità, lo spirito e gli ideali.
I membri dell'associazione si suddividono in:
- Soci Fondatori: lo sono di diritto tutti coloro che sono intervenuti nell'atto costitutivo dell'associazione;
- Soci Ordinari: lo sono coloro che siano stati ammessi dal Consiglio Direttivo secondo le modalità di cui in seguito e che intendano contribuire al perseguimento degli scopi dell'associazione anche mediante l'esercizio di attività operativa volontaria; possono essere soci Ordinari tutti i Comitati Festa Patronale della Regione Puglia regolarmente costituiti, rappresentati dai rispettivi Presidenti o Delegati;
- Soci Benemeriti-Sostenitori: lo sono le persone fisiche e giuridiche e gli Enti Privati in genere, che siano stati ammessi dal Consiglio Direttivo secondo le modalità di cui in seguito e che intendano contribuire al perseguimento degli scopi dell'associazione mediante elargizioni in denaro e contributi patrimoniali in genere.
Chi intende essere ammesso come nuovo socio dovrà presentare al Consiglio Direttivo domanda scritta, su modulo prestampato predisposto dallo stesso, in cui devono essere indicati i dati anagrafici o la denominazione dell'Ente, il codice fiscale, il domicilio o la sede, l'indirizzo e-mail e, ove possibile, il numero di fax, cui devono essere inviate le comunicazioni sociali, la categoria nella quale il richiedente intende essere ricompreso e contenente altresì l'espressa dichiarazione di piena conoscenza ed accettazione delle presenti norme statutarie e di quelle contenute negli eventuali Regolamenti Interni, nonché di piena conoscenza ed accettazione degli obblighi da queste derivanti in particolare per quanto riguarda il pagamento delle quote associative.
L'ammissione, previo accertamento dei requisiti di cui sopra, è deliberata dal Consiglio Direttivo con le maggioranze previste per l'assemblea ordinaria.
La qualità di associato deve risultare da apposito libro tenuto a cura del Consiglio Direttivo, nel quale sono indicate altresì le categorie di appartenenza. La delibera di ammissione ha effetto dalla annotazione nel libro dei soci.
La partecipazione alla associazione si intende a tempo indeterminato. Ciascun socio potrà recedere nei termini e con le modalità di cui al comma secondo del successivo articolo 7.
Gli associati, indipendentemente dalla categoria cui appartengono, hanno uguali diritti, ivi compreso quello di voto.
Essi sono tenuti al pagamento della quota associativa nella misura annualmente fissata dall'Assemblea degli associati, ad osservare le disposizioni del presente statuto, le deliberazioni degli organi sociali nonché il Regolamento Interno Sociale eventualmente adottato; devono impegnarsi, nell'interesse comune ed in relazione alla categoria cui appartengono, a contribuire al conseguimento delle finalità che l'associazione si propone ed a tal fine si obbligano a non svolgere azioni ed attività che possano danneggiare e/o pregiudicare il regolare svolgimento dell'attività della stessa.
Articolo 7
La qualità di associato si perde per morte, recesso od esclusione ovvero per scioglimento dell'Ente socio.
Il socio può recedere dall'Associazione in qualsiasi momento mediante comunicazione scritta, anche mediante messaggio di posta elettronica certificata, indirizzata al Consiglio Direttivo e da inviarsi entro il 30 novembre di ogni anno.
L'esclusione può essere deliberata dal Consiglio Direttivo per morosità del socio, per indegnità morale del socio e per manifesta attività pregiudizievole all'associazione o incompatibile con le finalità della stessa.
E' considerato moroso il socio che non versi la quota associativa per almeno due anni.
L'esclusione può essere decisa, con delibera motivata, dal Consiglio Direttivo in qualsiasi momento e dovrà essere notificata al socio tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento; l'esclusione così deliberata avrà effetto dal momento della sua annotazione nel libro dei soci.
L'esclusione come innanzi deliberata dovrà essere ratificata dall'Assemblea nella prima riunione utile, la quale delibera con le maggioranze previste per l'assemblea ordinaria.
Contro il provvedimento di esclusione il socio escluso può fare ricorso entro trenta (30) giorni all'assemblea, fatti salvi gli altri rimedi di legge.
E' escluso qualsiasi rimborso ai soci in caso di recesso e/o esclusione.
TITOLO IV
ORGANI SOCIALI
Articolo 8
Sono organi dell'Associazione:
- l'Assemblea degli Associati;
- il Consiglio Direttivo composto da:
- il Presidente;
- il Vice Presidente;
- il Segretario;
- il Tesoriere;
- ed i Consiglieri;
- il Comitato di Controllo per la Revisione dei Conti, ove nominato.
Tutte le cariche sociali, di carattere volontaristico, sono conferite a titolo gratuito ed attribuiscono solo il diritto a rimborso delle spese effettivamente sostenute per conto e nell'interesse dell'Associazione e preventivamente approvate dal Consiglio Direttivo.
Per la prima volta la nomina delle cariche sociali viene effettuata in sede di atto costitutivo.
ASSEMBLEA
Articolo 9
L'Assemblea è l'organo sovrano dell'Associazione.
L'Assemblea è composta da tutti i soci in regola con il versamento delle quote associative, rappresenta l’universalità degli associati e le deliberazioni della stessa, prese in conformità della legge e del presente statuto, vincolano tutti gli associati se assenti o dissenzienti.
Nell'Assemblea tutti gli associati (maggiorenni se persone fisiche), qualunque sia la categoria di appartenenza, hanno il diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello Statuto, dei Regolamenti Interni e per la nomina degli Organi Direttivi dell'Associazione.
I Comitati Feste Patronali soci sono rappresentati in Assemblea dal proprio Presidente e legale rappresentate ovvero da un Delegato.
Ogni associato avente diritto di voto può farsi rappresentare in Assemblea da altro associato avente analogo diritto di voto mediante delega scritta; ciascun associato non può comunque essere portatore di più di due deleghe.
Compete all'Assemblea Ordinaria:
- la nomina e revoca dei membri del Consiglio Direttivo, con designazione del Presidente dello stesso;
- la determinazione delle linee programmatiche dell'attività dell'Associazione;
- l'approvazione del bilancio preventivo e consuntivo;
- la determinazione della misura della quota associativa annuale;
- l'approvazione di eventuali Regolamenti Interni;
- l'adozione di qualsiasi deliberazione attinente l'Associazione ad essa sottoposta dal Consiglio Direttivo.
Compete all'Assemblea straordinaria:
- l'adozione delle deliberazioni concernenti modifiche al presente Statuto, nonché lo scioglimento dell'Associazione e la destinazione dei beni della stessa.
Articolo 10
L'Assemblea è convocata dal Presidente in via ordinaria almeno due volta all'anno, entro il mese di aprile per l'approvazione del bilancio consuntivo ed entro il mese di dicembre, per l'approvazione del bilancio preventivo; essa è inoltre convocata ogni qualvolta il Presidente o il Consiglio Direttivo, a maggioranza dei voti, lo ritengano opportuno ovvero quando ne sia fatta richiesta al Presidente da almeno un quinto dei soci in regola con il pagamento delle quote associative o dal Collegio dei Revisori dei Conti.
L'Assemblea è convocata mediante avviso contenente l’indicazione del giorno, dell’ora e del luogo dell’adunanza - anche fuori della sede sociale, purchè nell'ambito del territorio della Regione Puglia - nonché l’elenco delle materie da trattare, spedito ai soci e da essi ricevuto almeno dieci (10) giorni prima del giorno fissato per l'assemblea.
L'avviso può essere redatto su qualsiasi supporto (cartaceo o magnetico) e può essere spedito mediante posta ordinaria ovvero mediante telegramma, telefax o posta elettronica.
L'avviso dovrà essere fatto pervenire ai soci al domicilio risultante dal libro dei soci; nel caso di convocazione a mezzo telefax o posta elettronica, l'avviso deve essere spedito al numero di telefax o all'indirizzo di posta elettronica che siano stati espressamente comunicati dal socio e che risultino espressamente dal libro soci.
Nell’avviso di convocazione potrà essere prevista una data ulteriore di seconda convocazione per il caso in cui nella adunanza prevista in prima convocazione l’assemblea non risultasse legalmente costituita.
L'Assemblea è presieduta dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice Presidente, o, in difetto, dalla persona designata dagli intervenuti.
L'assemblea ordinaria può deliberare validamente in prima convocazione quando siano presenti o rappresentati almeno la metà degli associati; in seconda convocazione qualunque sia il numero degli associati presenti o rappresentati. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza semplice, con votazione palese.
L'Assemblea straordinaria convocata per l'adozione di modifiche statutarie è regolarmente costituita, sia in prima che in seconda convocazione, con la presenza di almeno due terzi degli associati e delibera a maggioranza dei presenti.
Le deliberazioni sono adottate con votazione palese.
Le deliberazioni dell'Assemblea devono constare da apposito verbale sottoscritto dal Presidente, nonché dal Segretario dell'Associazione nei casi in cui la verbalizzazione non consti da atto di notaio.
CONSIGLIO DIRETTIVO
Articolo 11
L'Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo, composto da sette, nove o undici membri, compreso il Presidente, eletti dall'Assemblea ordinaria dei soci.
Il Presidente ed i componenti del Consiglio Direttivo durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.
Possono essere eletti quali componenti il Consiglio Direttivo i soci ed i legali rappresentanti delle persone giuridiche socie o degli Enti soci.
Il Consiglio Direttivo, nella prima adunanza, nomina nel suo ambito il Vice Presidente, il Segretario ed il Tesoriere.
Il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario ed il Tesoriere per la prima volta sono nominati in sede di atto costitutivo.
Qualora venga a mancare per qualsiasi causa un consigliere, il Consiglio alla prima riunione provvede alla sua sostituzione nominando quale nuovo consigliere il primo dei non eletti; il sostituto rimarrà in carica fino alla scadenza del mandato del Consiglio in cui è subentrato.
L'assenza ingiustificata da parte dei Consiglieri a dieci riunioni del Consiglio Direttivo nel corso dell'esercizio costituisce giusta causa di revoca.
Articolo 12
Il Consiglio Direttivo compie tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione non espressamente demandati all'Assemblea.
Tra l'altro compete al Consiglio Direttivo:
- curare l'attuazione del programma di lavoro stabilito dall'Assemblea;
- adottare i provvedimenti necessari per l'attuazione del suddetto programma;
- predisporre il bilancio consuntivo e preventivo da sottoporre all'Assemblea per l'approvazione unitamente ad idonee relazioni; stabilisce l'importo delle quote associative da sottoporre all'approvazione da parte dell'Assemblea;
- raccogliere ed approvare le domande di ammissione, avendo previamente verificato che il socio che intende essere ammesso abbia letto ed accettato lo statuto dell'Associazione ed eventuali regolamenti interni;
- decide sulla esclusione degli associati per i motivi di cui al precedente articolo 7;
- predispone l'eventuale regolamento interno per il funzionamento dell'Associazione, da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea;
- stabilisce le modalità e normative per l'erogazione di prestazioni e servizi in favore di soci e terzi.
Il Consiglio Direttivo può delegare parte dei propri poteri ad uno o più dei suoi membri od al Comitato Esecutivo, nonché nominare direttori e procuratori ad negotia per determinati atti e/o categoria di atti.
Articolo 13
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente, ogni qual volta questi lo ritenga opportuno e comunque almeno due (2) volte l'anno.
Le convocazioni del Consiglio saranno fatte dal Presidente mediante avviso contenente l'indicazione del giorno, dell'ora, del luogo dell'adunanza, anche fuori dalla sede sociale, purchè in Italia, nonchè l'elenco delle materie da trattare, da spedire agli amministratori ed ai componenti il Comitato di Controllo almeno cinque giorni prima della data fissata per l'adunanza.
L'avviso può essere redatto su qualsiasi supporto, (cartaceo o magnetico) e può essere spedito mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento o a mano, telefax, telegramma o posta elettronica.
In caso di urgenza il Consiglio può essere convocato con telegramma o telefax da spedire almeno un giorno prima.
Esso può altresì essere convocato su richiesta della maggioranza dei Consiglieri.
Per la validità delle deliberazioni del Consiglio è necessaria la presenza di almeno la metà dei Consiglieri. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza semplice a voto palese. A parità di voti prevale quello del Presidente.
I verbali delle deliberazioni del Consiglio Direttivo devono essere trascritti in ordine cronologico su apposito libro numerato in ogni pagina e sottoscritto dal Presidente del Consiglio Direttivo e dal Segretario.
PRESIDENTE
Articolo 14
La legale rappresentanza dell'Associazione, sia nei confronti dei terzi che in giudizio, con facoltà di promuovere azioni ed istanze giudiziarie ed amministrative per ogni grado di giurisdizione ed anche per giudizi di revocazione e cassazione e di nominare all'uopo avvocati e procuratori alle liti, spetta al Presidente del Consiglio Direttivo ed, in caso di sua assenza o impedimento al Vice Presidente.
Il Presidente inoltre:
- convoca e presiede l'Assemblea degli associati;
- convoca e presiede il Consiglio Direttivo ed il Comitato esecutivo;
- cura l'esecuzione delle deliberazioni degli organi sociali;
- sorveglia il buon andamento amministrativo dell'Associazione;
- cura l'osservanza dello Statuto e ne promuove la riforma qualora si renda necessario;
- adotta in caso di urgenza ogni provvedimento opportuno, sottoponendolo a ratifica del Consiglio Direttivo.
- esercita le funzioni che eventualmente delegategli dal Consiglio Direttivo;
- è abilitato ad incassare e quietanzare qualsiasi tipo di mandato.
In caso di assenza o di impedimento del Presidente le sue funzioni verranno svolte dal Vice-Presidente.
SEGRETARIO E TESORIERE
Articolo 15
Il Segretario, nominato dal Consiglio Direttivo nel suo ambito, redige i verbali delle assemblee e delle riunioni del Consiglio Direttivo, attende alla corrispondenza, cura la tenuta del libro soci ed in particolare collabora con il Presidente alla preparazione dei programmi di attività dell'Associazione e alla presentazione degli stessi agli organi collegiali, nonchè‚ al successivo controllo dei risultati ed all'attuazione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo.
Il Tesoriere, nominato dal Consiglio Direttivo nel suo ambito, tiene la cassa e compila annualmente le bozze del rendiconto economico/patrimoniale a redigersi dal Consiglio Direttivo e da sottoporre all'Assemblea per l'approvazione.
Il tesoriere provvede alla riscossione delle entrate ed al pagamento delle spese in conformità alle decisioni del Consiglio Direttivo.
COLLEGIO DEI TECNICI
Articolo 16
L'Associazione può avvalersi di un Collegio di Tecnici costituito massimo da cinque membri di riconosciuta levatura ed esperienza nel settore in cui opera l'Associazione.
I tecnici vengono eletti dall'Assemblea degli Associati anche tra non soci, durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
Partecipano di diritto alle riunioni dell'Assemblea con voto consultivo e possono presentare proposte e, a richiesta, formulare pareri.
COMITATO DI CONTROLLO
Articolo 17
Il Comitato di Controllo per la Revisione dei Conti, ove nominato, è composto da tre membri nominati dall'Assemblea tra i soci; l'Assemblea quale provvede altresì alla designazione del Presidente.
Essi durano in carica tre esercizi e possono essere rieletti.
Per i membri del Comitato di Controllo non è stabilito in modo tassativo nessun compenso; i componenti il Comitato di Controllo possono richiedere il rimborso esclusivamente delle spese, sostenute per l'espletamento dell'incarico, se previamente autorizzate dal Consiglio Direttivo e ratificate dall'Assemblea.
Il Comitato di Controllo controlla l'amministrazione dell'Associazione, vigila sulla osservanza delle leggi e dell'atto costitutivo, dello Statuto e del Regolamento Interno, accerta la regolare tenuta della contabilità sociale, la corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili e l'osservanza delle norme stabilite dalla legge per la valutazione del Patrimonio.
Il Comitato di Controllo deve altresì, accertare ogni trimestre solare la consistenza di cassa e l'esistenza dei valori e titoli di proprietà sociale.
Il Comitato di Controllo può richiedere ai componenti del Consiglio Direttivo notizie sull'andamento delle operazioni sociali e su determinati atti o affari.
L'incarico di Revisore dei Conti è incompatibile con la carica di Consigliere.
TITOLO V
SCIOGLIMENTO ED ESTINZIONE
Articolo 18
L'Associazione si scioglie per deliberazione dell'Assemblea Straordinaria nei modi di legge o per inattività dell'Assemblea Ordinaria protratta per almeno due anni.
In caso di scioglimento per qualunque causa, l'Assemblea nomina uno o più liquidatori e l'eventuale patrimonio residuo sarà devoluto, su indicazione dell'Assemblea, in favore di altra associazione con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità nei termini di legge e fatta salva ogni ed eventuale diversa destinazione imposta dalla legge.
L'Assemblea straordinaria convocata per lo scioglimento dell'Associazione e per la devoluzione del patrimonio delibera, sia in prima che in seconda convocazione con il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati.
TITOLO VI
AGEVOLAZIONI
Articolo 19
L'Associazione si avvale di tutte le agevolazioni fiscali e finanziarie previste dalle leggi nazionali e dai Trattati Internazionali previsti dalla Comunità Europea, nonchè‚ di tutte quelle agevolazioni previste a livello regionale da norme autonome.
TITOLO VII
REGOLAMENTO INTERNO
Articolo 20
Le norme concernenti il funzionamento tecnico ed amministrativo dell'Associazione potranno essere contenute in uno o più Regolamenti Interni da approvarsi dall'Assemblea degli associati con le maggioranze ordinarie.
TITOLO VIII
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 21
Per tutto quanto non previsto nel presente Statuto valgono, in quanto applicabili, le vigenti disposizioni di legge in materia di Associazioni contenute nel codice civile e/o in leggi speciali o complementari.
- Dettagli
“La nostra storia”
Il 2 maggio 1993 si è costituita a Sammichele di Bari la FEDERAZIONE DEI COMITATI FESTA PATRONALE (oggi intitolata a Cellino Nicassio) fortemente voluta dallo stesso Cellino e da Filippo Boscia, alla cui realizzazione contribuirono in maniera determinante Don Mario Dalesio, Don Vito Marziliano, la Prof.ssa Bianca Tragni e molti altri presidenti delegati (Sebastiano Salamida, per citarne uno fra tanti).
Lo scopo della Federazione era quello di mettere a confronto le diverse esperienze, di dibattere i problemi comuni, ma anche di: promuovere la difesa e la valorizzazione della festa patronale in Puglia, per conservarla e migliorarla nei valori genuini della pietà popolare.
Promuovere, nella particolare ricorrenza del Santo Patrono, ogni opportunità educativa, coinvolgendo tutte le parti sociali, con particolare riguardo alle scuole e ai giovani; promuovere la costituzione di parchi culturali protetti per le feste.
A queste idee e progetti la Federazione si è dedicata con energia e con la caparbietà che solo Cellino Nicassio sapeva esprimere. Sono stati conseguiti buoni risultati, ma i tempi cambiano e, dopo la scomparsa di Cellino, si è resa necessaria l’adozione di un nuovo strumento normativo, più attuale ed efficace.
Così il 15 gennaio 2014, dinanzi al Notaio Benedetta Galli in Mola di Bari, è stata costituita un’associazione di promozione sociale denominata “ASSOCIAZIONE FESTE PATRONALI DI PUGLIA FEDERAZIONE DEI COMITATI FESTE PATRONALI «CELLINO NICASSIO».
Lo statuto prevede l’uso di mezzi mediatici ed allarga gli orizzonti e le modalità di intervento della Associazione stessa; prevede inoltre un comitato di “esperti” che possano coadiuvare la dirigenza nelle scelte e negli indirizzi da conferire all’attività.
Tutti i COMITATI FESTE PATRONALI sono vivamente invitati a partecipare, unitamente agli appassionati cultori dei poliedrici aspetti della Festa Patronale (riti religiosi, luminarie, fuochi pirotecnici, bande musicale, ecc.)